In ambito edilizio si stanno progressivamente affermando alcune soluzioni tecniche innovative che permettono di verificare in maniera estremamente precisa lo stato di un’immobile. L’insieme di queste tecniche prende il nome di analisi non distruttive. In questo post offriamo una panoramica su questo tema, evidenziandone vantaggi e possibili applicazioni.
Cosa sono le analisi non distruttive
Si tratta di metodologie molto avanzate che consentono di raccogliere alcune informazioni riguardanti le caratteristiche fisiche di un immobile o parti di esso. La caratteristica che le rende particolarmente interessanti è legata al fatto che, per acquisire le informazioni richieste, non è necessario alterare la struttura dell’immobile o demolire parti di esso.
I vantaggi sono molteplici. In particolare:
- Risparmio economico – La possibilità di fare valutazioni approfondite di una immobile senza doverlo lesionare o danneggiare corrisponde ad un ovvio vantaggio economico
- Sicurezza – le metodologie non distruttive tendono a risultare meno pericolose di qualsiasi demolizione. Garantire la salute dei lavoratori è sempre una priorità da considerare
- Efficienza – Utilizzare le analisi non distruttive offre una visione chiara e rapida dello stato dell’immobile. Guadagnare tempo in alcune situazione può rivelarsi una spetto decisivo.
- Accuratezza – La qualità dei risultati di indagine è elevata, affidabile e prevedibile. Se le indagini vengono svolte in maniera appropriata tendono ad essere definitive. Non occorrono quindi ulteriori approfondimenti.
In quali situazioni trovano applicazione le analisi non distruttive?
Le applicazioni di questa tipologia di indagine non si ferma all’edilizia, ma contempla i più svariati settori merceologici: settore automobilistico, aerospaziale, energetico (gas e petrolio), settore navale.
La necessità di verificare l’integrità di una specifica struttura, testarla nelle reali condizioni di utilizzo, o scovare lesioni o rotture è infatti trasversale a molti ambiti di applicazione.
Al fine di spiegare con maggiore chiarezza come funzionano le analisi non distruttive prenderemo spunto da una specifica applicazione: la ricerca di perdite d’acqua occulte. Si tratta di un’applicazione comune ed immediatamente comprensibile, sia per le caratteristiche che per i vantaggi correlati.
Per ipotesi supponiamo di dover affrontare un problema apparentemente banale come una perdita d’acqua nella nostra abitazione. Se la perdita è manifesta, ovvero visibile ad occhio nudo, l’intervento di un idraulico è la soluzione più semplice. A supporto, potremmo fare l’esempio con un rubinetto che perde. La soluzione è piuttosto immediata: sarà sufficiente sostituire il rubinetto e tutto tornerà alla normalità nell’arco di pochi minuti.
Diversamente, se la perdita fosse occulta, ovvero non immediatamente visibile, ad esempio a seguito di una lesione di una tubatura posta sotto il pavimento, l’intervento risulterebbe molto più complesso. L’idraulico, in questo caso, dovrebbe essere in grado di:
- Confermare la presenza della perdita d’acqua
- Indicare il punto esatto in cui la perdita si verifica
- Contattare una ditta edile per rompere il pavimento nella zona interessata dalla perdita
- Sostituire la tubatura lesionata con una nuova
- Dichiarare risolto il problema, confermando che non ci siano altre perdite in corso nell’abitazione
Come si intende facilmente, ogni fase elencata presuppone la raccolta di informazioni molto specifiche. Ad esempio, la localizzazione del punto esatto della perdita d’acqua potrebbe non essere immediata e potrebbe richiedere diverse demolizioni prima di essere effettivamente confermata. Per ciascun intervento edile il proprietario dell’immobile dovrebbe mettere in conto una serie di costi crescenti (tempo, risorse, fatture da saldare).
Valutando una situazione di questo tipo appare chiaro che la soluzione ideale sarebbe quella di ottenere tutte le informazioni necessarie senza dover demolire pavimenti o alterare la struttura dell’immobile. E qui possono entrare in gioco le aziende specializzata nelle analisi non distruttive.
La ditta, dopo aver raccolto le prime informazioni dal cliente, potrebbe eseguire un’indagine termografica. Si tratta essenzialmente di una ricognizione dell’immobile con l’ausilio di una termocamera, ovvero una telecamera in grado di mostrare le differenze di temperatura nelle varie parti del pavimento o nei muri. La termocamera può rivelarsi efficace per comprendere la reale estensione del danno derivante dalla perdita d’acqua occulta, evidenziando eventuali accumuli di liquido oltre la superficie. Questo passaggio è senz’altro utile a limitare il campo d’azione degli interventi successivi.
Il passo seguente è quello di localizzare la perdita. Per farlo da ditta, provvista delle apposite strumentazioni, potrebbe eseguire un’analisi geofonica. Si tratta di un’indagine volta monitorare eventuali vibrazioni o rumori al sotto delle superficie visibile. Potrebbe quindi essere semplice rintracciare la presenza di tubature o condotte e, dove la vibrazione è più marcata, identificare la perdita occulta.
Un operatore esperto è in grado, utilizzando il geofono in maniera opportuna, di segnalare con precisione la perdita in pochi minuti. Al termine delle indagini la ditta rilascerà un rapporto d’intervento che riassumerà i dati raccolti e la collocazione precisa della perdita. Ciò che rimane da fare è l’intervento edile che, presumibilmente, richiederà la rimozione di una piastrella e la sostituzione del tubo lesionato.
È piuttosto evidente che scegliere un percorso di questo tipo appare più efficace, pratico ed economico rispetto a qualsiasi intervento dell’idraulico. È inoltre opportuno segnalare che se il cliente è assicurato, l’intervento della ditta specializzata è completamente gratuito.
Questo era un esempio semplice che non esaurisce le differenti tipologie di analisi non distruttive disponibili. Esistono moltissime soluzioni alternative per arrivare al medesimo risultato. A titolo di esempio potremmo citare:
- Videoispezione – consiste nell’ inserire una sonda provvista di microcamera all’interno di una condotta e dirigerla, grazie ad un apposito comando, al fine di mappare lo stato della tubazione in cerca di occlusioni, rotture, o segnali di ossidazione e cedimento
- Noise logger – analisi che sfrutta principi analoghi a quelli del geofono che risulta utile a monitorare lo stato di salute di una rete idrica. A distanze predeterminate vengono rilevate eventuali vibrazioni per localizzare la possibile presenza di perdite ed evitare inutili sprechi d’acqua per l’acquedotto.
- Metal detector -questo strumento viene impiegato per mappare le condotte che contengono le utenze (linea telefonica, elettrica, gas, ecc) rilevando la presenza di componenti metallici nel sottosuolo o all’interno dei muri
- Gas traccianti – È un’analisi che prevede l’insufflaggio di un gas con una composizione specifica all’interno di una guaina bitumosa (come quella presente sui terrazzi). Il gas, al crescere della pressione cercherà una via di fuga, indicando con precisione la presenza di fessure o lesioni nel manto bismutoso. Un operatore, provvisto di un apposito strumento di rilevazione, tarato sulla composizione specifica del gas, sarà in grado di localizzare con precisione il problema, determinando la presenza di eventuali problemi e scongiurando future riparazioni
Appare quindi evidente che l’impiego combinato di differenti tecniche di analisi può offrire informazioni estremamente precise ed affidabili, riducendo il rischio di danni consistenti per l’immobile oggetto dell’indagine.